martedì 26 febbraio 2008

48 ore a Singapore





.....e siamo di nuovo in marcia, dopo qualche giorno di relax, e ritornati a Mersing, optiamo per il sud della penisola cioe' la citta` Stato di Singapore.
E` davvero troppo bello ripartire e non sapere ancora la prossima destinazione, lasciare varie opzioni aperte e decidere tutto all'ultimo momento; il senso di liberta` e di avventura che si percepisce in questi momenti e` davvero forte, probabilmente e` la fonte ispiratrice di tutti i viaggi all'avventura.

Da quando siamo entrati in Malesia non abbiamo piu` una guida turistica che ci possa dare delle dritte su dove, come e soprattutto su cosa troveremo.
Le idee sono tante e ben confuse, quindi, nella nostra bella e goduriosa ignoranza ci avviamo verso quest'altra dogana, dove, per un piccolo malinteso, la polizia doganale "rapisce" per qualche istante il nomade Daniel, creando qualche secondo di apprensione nel duo, ovviamente subito chiarito, e riportando tutto alla solita buena vibra.

Si capisce subito che la gente mastica bene l'inglese, quindi, anche se il nostro livello e` discutibile, questo semplifica di non poco le cose.
Dopo l'ennesimo cambio di bus, iniziamo a scorgere i primi tratti di questa metropoli; tutto appare maestoso, talvolta sfarzoso anche in qualche tratto di periferia, le strade ampie con molte corsie non troppo caotiche ed il tutto ben ben pulito!

Arriviamo rapidamente in quello che sembra essere il centro della citta` e con lo sguardo rivolto al cielo, come dei bambini curiosi con le bocche spalancate, ci avviamo verso l'ostello che avevamo precedentemente individuato.
Il cambio di mondo e` notevole, in pochi giorni passiamo dal caos vietnamita alla quiete dell'isola, ed ora siamo in una metropoli dalle sembianze occidentali; ovviamente c'e` anche il rovescio della medaglia...... anche i prezzi sono quasi occidentali!!!!

La sistemazione nell'ostello non e` male, il posto e` pulito e si possono incontrare altri viaggiatori con cui scambiare qualche informazione.
Dopo un giretto nella serata, allo scopo di nutrirci, ci ritiriamo per ricaricare le pile.
La mattina si riparte di buona lena, subito nel metro` che per fortuna ci ritroviamo a pochi passi e che ci permette di spostarci con agilita`.

La sensazioe che proviamo e` quella di una metropoli multiraziale, un mondo in miniatura insomma, con i vari quartieri di appartenenza ( chinatown, little india....), regolata pero`da un senso civico estremo; tutti rispettano l'ambiente che li circonda, la pulizia e` quasi maniacale e la gente risponde e sorride cordialmente alle nostre domande. La magia del metro` e notevole, in pochi minuti di tragitto risbuchi in un mondo completamente diverso da quello dell'ultima stazione, i tratti somatici e gli odori che si incontrano sono opposti a quelli appena abbandonati; si passa quindi da occhi a mandorla a carnagioni olivastre e donne con il velo, a persone con la fronte segnata ad indicare la religione di appartenenza....ce n'e` per tutti i gusti!

Decidiamo di saltare su un autobus per un giretto veloce in alcune zone e poi su un treno sopraelevato per scrutare rapidamente altri quertieri, cosi` da avere una vaga idea di cio` che ci circonda.
Scegliamo poi un giardino cinese per l'immancabile giretto nel verde; il parco e` molto carino, ovviamente isperato alla loro cultura, una torre nel mezzo ci permette di dare un'occhiata ai dintorni ed i laghetti con i caratteristici ponticini orientali ci riportano per un istante fuori dalla morsa del cemento.
Visitiamo incuriositi il museo delle tartarughe dove se ne vedono veramente di tutti i tipi e di tutte le dimensioni anche se non puo` non saltare all'occhio la "cattivita`" che spesso caraterizza questo genere di attrazione.
Di nuovo sul metro` per un ultimo sguardo ad un paio di zone e poi si rientra a casa, esausti.

La mattina dopo decidiamo di passeggiare per alcune ore in quello che sembra essere il cuore commerciale e finanziario del posto, tra grattacieli, centri commerciali, edifici di stato ed attrazioni varie.
Nel pomeriggio si rientra in Malesia; queste 48 ore a Singapore sono state veramente una bella parentesi. L'impressione e` stata positiva, e ci ha chiarito le idee su quello che probabilmente e` uno dei centri finanziari ed economici del continente asiatico;
L' unico rammarico e` non aver potuto osservare questa bella metropoli dalla cima di qualche grattacielo, cosi`, forse per accarezzare per un istante l'idea di conoscerla e di poterla dominare!
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