mercoledì 19 marzo 2008

Thailandia








Cosi' come previsto, parto da Ipoh, citta' del nord della Malesia, poco dopo mezzanotte, in modo da non dover trovare un'altro alloggio e da arrivare oltre il confine thailandese il mattino seguente. Arrivo in dogana alle prime luci, ed ancora in stato confusionale, sbrigo la consueta prassi davanti agli sportelli della "migra". Un'oretta dopo, arrivo al capolinea. Come sempre, quando viaggio di notte, il mio sonno non e' dei piu' rilassanti, o meglio, e' piu' o meno una prova di resistenza, e quando arrivo a destinazione, sono abbastanza insofferente; ma gia' a pelle questa citta' mi sembra fin troppo caotica. Decido immediatamente di cercare rifugio in qualche posto non troppo lontano, visto che le mie ossa e la mia psiche hanno bisogno di una pausa. Scelgo una cittadina ad una trentina di chilometri, affacciata sul mare, apparentemente non troppo rumorosa. La scelta e' azzeccata. A Songkhla, trovo alloggio in un grazioso guesthouse, spartano, ma tutto in legno e pulitino.

Gia' dai primi contatti, si capisce che i thailandesi sono davvero un popolo "dal sorriso contagioso", gente umile, che trae dalla propria religione (buddhisti al 95 per cento), una filosofia di vita. In piu', senza scadere in discorsi triti e ritriti, se le donne thailandesi sono sulla bocca di tutti, il motivo c'e', ed e' fin troppo evidente; sono davvero, davvero belle!
E' difficile, come sempre accade di fronte ad un'altra etnia, attribuire un'eta' precisa, pero' i lineamenti delicati, la carnagione scura, l'ampio sorriso e lo sguardo suadente, non passano di certo inosservati.

Insomma, la cittadina e' accogliente, vanta qualche bella pagoda con rispettivo giardinetto fiorito, un mare ed una spiaggia niente male, dove peraltro la gente del posto si ritrova e festeggia a ritmo di danze e musiche di ogni tipo, e dove, appollaiato su una stuoia, direttamente nei pressi della spiaggia, posso godermi un buon pranzetto, come sempre a base di riso e pesce; ma soprattutto, pochi, pochi turisti.

Il posto non fa una piega, pero' adesso ho decisamente bisogno di apoggiare lo zaino almeno per una settimana, quindi come previsto, punto in direzione isole....

Visto che i giorni rimasti, sono si pochi, ma non ancora del tutto esauriti, opto per visitare entrambi le note isole di Samui e Phangan, dove dovrei potermi rilassare a dovere, prima di rituffarmi nella mischia.
Innutile dire che spostarsi in luoghi come questi, compiere attraversate con battelli, o muoversi con qualsivoglia mezzo, offre paesaggi e panorami che non finiranno mai di travolgermi; acque cristalline, foreste selvaggie, spigge bianche, di tutto e di piu'.
Purtroppo pero' tutto questo ben di dio non attrae solo me, ma anche una moltitudine di turisti che cercano un bel posto dove rilassarsi e possibilmente divertirsi.
L'isola, quindi, e' fin troppo movimentata, e attaccato sul retro di un furgoncino, raggiungo la mia destinazione.
E' un autentico ghetto per turisti!!!! Non voglio fare l'eremita, ma questo e' troppo. Dopo due mesi di viaggio mi trovo in seria difficolta' nel trovare una stradina che mi lasci arrivare al mare, tanto sono appiccicati i residence che si affacciano arroganti davanti a tutta la spiaggia.

Che dire, il posto e' stato organizzato per il puro divertimento, ed orge di villeggianti invadono le stradine, dove possono godere di ogni tipo di svago.
Il mattino seguente, dopo aver passato la notte in un hotel di dubbio gusto, dove l'odore di muffa era quasi palpabile, decido di spostarmi su un'altra spiaggetta un po' piu' tranquilla.
Girovago per qualche ora con uno scooter, e sul fatto che il posto sia meraviglioso, non ci piove.
Poi, scorazzare in maglietta e costume, senza casco, devo ammettere che mi riporta non poco indietro nel tempo, stampandomi inevitabilmente sulla faccia un sorrisino paragonabile ad una paresi permanente.

Ammiro paesaggi mozzafiato, passo un po' di tempo tra gli elefanti, che mi incuriosiscono da morire, visito una pagoda dove si trova un monaco mummificato e mi trattengo qualche minuto per il rito successivo, scambio quattro chiacchere in un ristorantino alla buona, uno dei pochi a non avere ancora le sembianze del posto "acchiappaturisti", ma non vedo l'ora di cambiare aria; come gia' detto in un altro articolo con il mio compagno di viaggio," ogniuno faccia quello che gli pare, ogniuno vada dove vuole andare...". ma questo posto e' un po' troppo "avanti" per i miei gusti.
Riparto il mattino successivo per l'isola di Phangan, nota a molti come l'isola del "full moon party",dove migliaia di ragazzi di tutto il mondo si riversano, una volta al mese, in una spiaggia del sud dell'isola, per festeggiare sfrenatamente la notte di luna piena. E' una vera bolgia!!!!!!!
Adesso sono sull'isola da qualche giorno, ho scorazzato a destra e a manca per poter scrutare i posti piu' nascosti. Purtroppo pero', l'impressione che si rinnova di giorno in giorno, e' che sono arrivato con almeno una decina d'anni di ritardo. Il turismo ha allungato i suoi tentacoli anche nei posti piu' remoti ; sarebbe da fanatici dire che questo posto non sia incantevole, perche' c'e n'e' per tutti i gusti. Spiagge che si raggiungono dopo svariati chilometri di sterrato e dove si puo' godere del relax piu' assoluto, spiagge "modello Rimini" con musica che pompa e dove le nuove generazioni danno il loro meglio, oppure bungalow disseminati nel mezzo della selva, o ancora, un paesino ben organizzato per i divertimenti di ogni genere e dove di certo non mancano le insegne "pasta e pizza", con gli scooter che sfrecciano in tutte le direzioni, e cosi' via.
Insomma pero', si puo' girare e rigirare ma si finisce sempre con lo sbucare tra le braccia di qualche resort , talvolta non troppo invadente, poco cemento, tanto legno, amache.....ma pur sempre predisposto per coccolare chiunque arrivi.
Cosi' l'impressione e' quella di un'isola ormai lanciata a passi da gigante verso un turismo senza scrupoli e senza pieta', dove il vile denaro ormai la fa da padrone, e che tra non troppi anni sara' disgraziatamente caotica come la sorella maggiore, Samui.

Dunque, il mio viaggio e' ormai agli sgoccioli, tra poco raggiungero' la capitale, dove rimarro' un paio di giorni per una visitina rapida, e poi via, verso l'ultima meta...... il mio caro paese, dove inevitabilmente mi rituffero' nella micidiale routine!

P.S. Frase del viaggio: "carina quella.......!!!"


5 commenti:

mary ha detto...

Brao ti randagio...ormai te fai ancor pochi salti...ti aspettiamo a braccia aperte!!

Anonimo ha detto...

Ehi... me racomando... quella lattina de bira dela foto...PORTEMELA CHE LA ME MANCA!!!

ciao.... e.... godetela per sti ultimi di!!

Fabio

Campa ha detto...

...ed eccoti ormai alla fine della tua avventura....buona viaggio di rientro e pensa che esperienze così non meritano la tristezza neanche quanto sono finite....ributtati nella routine e pensa che hai un enorme bagaglio di ricordi in più!
ciao Manuela

Anonimo ha detto...

bentornato amico.....che per tre mesi ci hai fatto sognare, immaginare, ironizzare e fantasticare ma soprattutto ci hai rotto quella routine che spesso ci uccide senza accorgerci bentornato caro Eugenio Quintale complimenti vivissimi

La Gatta Con Gli Stivali ha detto...

Ciao caro ex vicino, bellissimo il blog..
Un abbraccio
L'(ex)uragano del Mira